Nuova Riveduta:

Giobbe 38:1

Il Signore risponde a Giobbe descrivendo le sue opere
(Gb 39:34-38; 40:1-2)(Sl 104:1-13, 24; Pr 8:22-30)(Is 40:12, ecc.; Gr 10:12-13; Ro 11:33-36)
Allora il SIGNORE rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse:

C.E.I.:

Giobbe 38:1

Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:

Nuova Diodati:

Giobbe 38:1

Dio interroga Giobbe nel contesto della sua creazione
Allora l'Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse:

Riveduta 2020:

Giobbe 38:1

Prima risposta dell'Eterno a Giobbe
Allora l'Eterno rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse:

La Parola è Vita:

Giobbe 38:1

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giobbe 38:1

Prima risposta dell'Eterno a Giobbe
Allora l'Eterno rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse:

Ricciotti:

Giobbe 38:1

I discorsi di Dio.
Prese allora a parlare il Signore a Giobbe dalla procella e disse:

Tintori:

Giobbe 38:1

Dio interviene e interroga Giobbe sui misteri del creato
Allora il Signore parlò a Giobbe di mezzo a un turbine, e disse:

Martini:

Giobbe 38:1

Dio stesso s' introduce nella disputa, e comanda ad Eliu di tacere, e riprende Giobbe, mostrando dalle opere fatte dà se, com egli non può comprendere la sua potenza, e sapienza.
Ma il Signore di mezzo al turbine parlò a Giobbe, e disse:

Diodati:

Giobbe 38:1

ALLORA il Signore rispose a Giobbe da un turbo, e disse:

Commentario abbreviato:

Giobbe 38:1

Capitolo 38

Dio chiede a Giobbe di rispondere Giob 38:1-3

Dio interroga Giobbe Giob 38:4-11

Riguardo alla luce e alle tenebre Giob 38:12-24

Riguardo ad altre opere potenti Giob 38:25-41

Versetti 1-3

Giobbe aveva messo a tacere, ma non aveva convinto i suoi amici. Eliu aveva fatto tacere Giobbe, ma non lo aveva portato ad ammettere la sua colpa davanti a Dio. Al Signore piacque intervenire. Il Signore, in questo discorso, umilia Giobbe e lo porta a pentirsi delle sue espressioni appassionate riguardo alla provvidenza di Dio nei suoi confronti; e lo fa invitando Giobbe a paragonare l'essere di Dio da sempre in eterno, con il suo tempo; la conoscenza di Dio di tutte le cose, con la sua ignoranza; e la potenza onnipotente di Dio, con la sua debolezza. Oscurare i consigli della sapienza di Dio con la nostra stoltezza è una grande provocazione per Dio. La fede umile e l'obbedienza sincera vedono più lontano e meglio la volontà del Signore.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 38:1

Giob 37:1,2,9,14; Eso 19:16-19; De 4:11,12; 5:22-24; 1Re 19:11; 2Re 2:1,11; Ez 1:4; Na 1:3

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